• Uno, due, tre…Il vetro rotto

    Due dati a disposizione di tutti. Due dati inconfutabili. Due dati che non hanno niente a che vedere con le finte notizie che Tg e giornali ci propongono, mostrandoci solo la “confezione” degli eventi. Due dati che non hanno niente a che vedere con il “nulla”, di cui rischiamo di diventare degli esperti, continuando a pendere, come tanti purtroppo, dalle labbra di governanti imbonitori, le parole dei quali consumano e sprecano le nostre giornate, i nostri pensieri e le nostre emozioni, impedendoci di conoscere e analizzare le loro vere scelte concrete. Due fatti che, come tanti altri, belli o brutti, noi non riusciamo ad approfondire, e neppure a conoscere, se non…

  • Vivere adesso!

    Mi ha sempre colpito questo pensiero di Hugo Von Hofmannsthal: “La maggior parte delle persone non vive nella vita, ma in un simulacro, in una sorta di algebra in cui nulla esiste e in cui tutto sta a significare. Vorrei sentire profondamente l’essere di ogni cosa” La cosa più difficile, probabilmente,  – soprattutto in una società come la nostra, tutta giocata sul profitto, sull’avere, sulla competizione, sulla corsa per arrivare (ma dove?), sulla lotta per “arrivare primi”, – è rapportarsi da “umani” al tempo. Forse occorrerebbe un continuo allenamento, da cominciare quanto prima, se vogliamo avere la fortuna di poter esclamare alla fine della vita: ho vissuto!  Invece, purtroppo, la nostra…

  • Sogni di una notte di fine estate

    Siamo ancora capaci di sognare? Chi ci ha rubato o ci ruba i sogni? Che ne stanno facendo delle nostre vite? Qui si tratta dei sogni “a occhi aperti”, perché di quelli notturni sono capaci tutti, forse anche alcuni animali. E poi quelli svaniscono facilmente all’alba. E comunque diventano solo materia per psicanalisti, cabalisti, rotocalchi e per qualche chiacchiera. I “veri” sogni quelli di cui sembriamo non più capaci, sono quelli “a occhi aperti”, quelli capaci di cambiare la nostra vita, le nostre relazioni, i nostri progetti, le nostre emozioni e il nostro futuro umano! “I have a dream”!, quante volte è stata ripetuta questa frase famosa, anche in altre…

  • Link. Comunicazioni e identità

    Solitamente, l’aspetto più evidenziato dagli studiosi come uno dei paradossi dell’età dell’informazione e della comunicazione, è il rischio della “Babele”, cioè di un tale moltiplicarsi ed esasperarsi delle “connessioni”, delle informazioni e delle prospettive, da rendere molto problematici l’orientamento, la decodificazione dei messaggi e la stessa comunicazione. Tuttavia, riflettendo su alcune argomentate osservazioni critiche, emerse in una discussione con una giovane amica, mi pare necessario dirigere l’attenzione anche su un aspetto diverso del fenomeno della comunicazione contemporanea, di cui non abbiamo sufficiente consapevolezza, noi che viviamo, ormai, quasi continuamente “connessi” e, quindi, immersi totalmente nelle dinamiche comunicative. In breve, la mia interlocutrice diceva che è la stessa ricerca della relazione…

  • In cosa credono i cristiani? Quale cristianesimo? (1)

    Soren Kierkegaard, filosofo danese che ricusava il titolo di cristiano perché riteneva di non esserne degno, riteneva che il Cristianesimo trasformato in “ritualismo”, “religione civile”, “potere”, “morale”, corresse il rischio di diventare inaccessibile agli uomini. In uno dei suoi famosi articoli c’è una descrizione della contraddizione, a tratti grottesca e tuttavia non più consapevole, tra il messaggio di Gesù di Nazareth e le forme storiche della religione cristiana, a partire dal IV secolo. Conviene leggere anche oggi quello che scriveva Kierkegaard nel 1800.“Nella sontuosa cattedrale, ecco apparire il Reverendissimo e Venerabilissimo predicatore segreto e generale della Corte, l’eletto del grande mondo; appare di fronte a una cerchia scelta di una…