• Lezione muta di una donna mite

    Non avevo mai riflettuto sulla forza della mitezza come mi sta capitando adesso, mentre fisso, col cuore carico di dolore, impotente, la mia novantaduenne madre, immobile su un letto di ospedale! Immobile ma con una forza irresistibile di attrazione! Non cosciente ma fonte e destinataria di accorati e insistenti messaggi!   Mi sorprendo nello scoprire quanto una donna, così avanti negli anni, fragile, semplice e trasparente, incapace di qualunque sentimento ostile, benché minimo, possa esercitare un ruolo di maestra da quella muta cattedra! Non avevo mai riflettuto su quanto potente potesse essere quel suo strano modo di amare, convinto di dover sempre donare, solo donare, senza mai aspettarsi qualcosa in…

  • Gli altri nomi della "crisi"

    E se fosse un’opportunità? Non dico: se la crisi fosse “anche” un’opportunità, perché questa interpretazione sembra quasi ovvia, per molti. No, dico invece: se la crisi fosse semplicemente e “nient’altro” che una opportunità? Certo, qui dovrebbero venirci in aiuto i cultori della classicità. Loro dovrebbero accompagnarci alle radici della nostra storia umana. Loro potrebbero guidarci verso le origini del nostro linguaggio e del nostro “sentire”; verso i primi vagiti delle parole che oggi usiamo in modo meccanico e inconsapevole. Potrebbero accompagnarci, per esempio, verso l’inizio del percorso linguistico e concettuale che ha generato la nostra parola “crisi”. Potrebbero aiutarci a immaginare cosa avevano in mente gli uomini che hanno cominciato…

  • L’insostenibile indifferenza del vivere

    Siamo veramente finiti in una “colloidale cultura media” (Goffredo Fofi)? Una specie di chewing gum che avviluppa giornali, università, televisione, editoria, dibattito intellettuale fino alla conversazione quotidiana? Siamo proprio “incartati” in una “melassa” sostanzialmente uniforme e soprattutto facilmente digeribile che smussa ogni articolazione e ogni contraddizione di valori e punti di vista, perché tutto sia soltanto un finto scambio di ruoli e una variazione del “medesimo”? Siamo veramente incapaci di mettere in discussione l’ordine imperiale che ci sovrasta, incapaci quindi di riconoscere scandali di ogni sorta, piccoli  o grandi che siano? Siamo veramente tutti vittime di quella tecnica efficientissima che convince le masse a volere o a credere di volereciò che i…

  • Wow!

    E se fosse vero? Se fosse vero come sembrano ritenere i filosofi anglosassoni che domande tipo “qual è il senso della vita?”, “perché esiste qualcosa anziché nulla?”, “perché l’Essere?”, sono solo pseudo domande? Se fosse vero, come essi pensano che quelle domande sono solo un modo un po’ enfatico di dire, semplicemente, davanti agli esseri, “Wow!”? Potremmo inoltre ulteriormente dissacrare o “destrutturare” quel tipo di domande  chiedendoci anche cosa c’è veramente dietro quelle domande. Perché in un mondo come il nostro, in cui le categorie dell’economiasono talmente determinanti da condizionare il modo come pensiamo la vita, le relazioni, le persone, le cose, l’amore, il futuro, le comunità, la nostra identità…

  • “Perdersi m’è dolce….”

    Una volta una cara e ammirevole amica (a cui è dedicato questo post avendolo in parte ispirato) mi ha detto che nella sua vita aveva sempre preferito i percorsi impervi e non tracciati alle larghe autostrade. Al momento non avevo dato un significato particolare a quanto diceva, se non considerandolo un modo per dire che la sua vita aveva richiesto un cammino più tortuoso, imprevisto e difficile, pur se alla fine la fatica era stata ben ripagata! Poi ho letto uno strano e interessante manuale “per perdere l’orientamento” e “imparare a vagabondare senza meta” e allora ho colto meglio e apprezzato la lezione che mi veniva da quella affermazione e…