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La storia, signori, la storia!
È davanti agli occhi di tutti la condizione, quasi di “blocco”, in cui ci troviamo, oggi, relativamente a molte questioni cruciali. Nello stesso tempo, una cosa sembra emergere con chiarezza: di fronte alle grandi questioni del nostro tempo, politiche, economiche, ambientali, sociali, culturali, ecc., nessuno sa veramente cosa fare o proporre. Non lo sanno, né quelli che hanno responsabilità di governo, né quelli che a quei governi si oppongono proponendosi come alternative. Siamo, per così dire, senza orizzonti, senza alternative proponibili e praticabili. sarebbe il caso di riconoscerlo! Siamo come intrappolati in un groviglio, in un meccanismo, che non riusciamo a controllare. Nessuno è in grado di dire se esiste…
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Un'estate tra suoni e silenzi
Prendere tempo! In estate dovrebbe essere possibile ciò che è poco agevole in altri periodi dell’anno. Prendere tempo, prendere in mano il nostro tempo, per sperimentare un modo d’esperienza più intenso e un diverso approccio alla realtà quotidiana. E allora, si potrebbe partire dal mettere a fuoco quella strana cosa che accade a tutti con l’esperienza musicale. Ci avete mai pensato? Noi possiamo fruire e godere della musica solo perché, in ogni esperienza musicale, suoni e silenzi sono indissociabili. Se non avessimo la capacità di “ascoltare” il silenzio, sarebbe impossibile anche identificare i suoni. Potremmo quasi dire che tutto il bello della musica dipende da quello che manca! Se è…
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Il Timelapse e l'arte della manutenzione dell'intelligenza
I lettori più giovani di questo blog o i più “tecnologici”, sanno molto bene cos’è il timelapse o time-lapse. Non è il caso qui di fermarsi ad illustrarne i dettagli tecnici, ma molti avranno già fatto esperienza di quella tecnica cinematografica guardando le sigle che aprono famose serie tv, come Il Trono di Spade o House of Cards, o I Borgia, o alcuni documentari naturalistici. La domanda ora è: che c’entra il time-lapse con la manutenzione dell’intelligenza? Perché scomodare la tecnologia? (Anche se occorre dire che ormai la tecnologia, almeno a partire da Galilei, non è più solo uno strumento del sapere, come un paio di occhiali che possiamo sostituire…
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Quel tempo che noi siamo
Sì, noi siamo “tempo”! Certo, se possedessimo l’allenato sguardo contemplativo dei mistici o dei poeti, se riuscissimo a guardare “nelle pieghe” del quotidiano, anche le “banali” consuetudini di fine e inizio d’anno potrebbero rivelare la loro primordiale saggezza sul nostro esistere. Purtroppo non abbiamo l’abilità dei mistici e dei poeti. Perché non siamo capaci di rinunciare, neppure per un attimo, a noi stessi, al nostro ego e al nostro approccio strumentale e superficiale alla realtà. Il tempo che noi “siamo”, non riusciamo a percepirlo. E quindi non ci riesce neppure di decifrare i “codici” del nostro vivere. Non riusciamo a vederci come “tempo”. Abituati come siamo a reificare tutto, immaginiamo…
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Le vacanze come stati dell'anima
Molti avranno sperimentato quella specie di euforia e senso di liberazione che accompagna spesso la “partenza” per un luogo di vacanza. Ma non so se quelle stesse persone hanno mai riflettuto sul fatto che, il più delle volte, anche il “ritorno” a casa, non solo quando la vacanza si protrae per diverse settimane, è accompagnato da sensazioni che hanno a che fare anch’esse con desiderio e piacere. Apparentemente sembra un paradosso! Sembra quasi che il partire, l’andare via, riceva il suo significato dal ritornare al punto di partenza! E viceversa. Non vi pare strano? E se la “vacanza” fosse, prima di tutto, la “conquista” di uno stato dell’anima? Prima che…