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NO MISTAKES?…NO TRUTH!
“La cosa che mi rende più ottimista è la forte probabilità che abbiamo completamente sbagliato. Tutto”. Questa paradossale frase di Steve Grand, scienziato, ricercatore di vita artificiale, è palesemente in controtendenza nei confronti dei modi comuni di pensare. E tuttavia, se fossimo attenti conoscitori di storia (ah, la storia…!), e di “storia della scienza” (questa cenerentola dei curricula scientifici e formativi nelle nostre scuole e nelle università!), quella frase non ci apparirebbe troppo paradossale e potrebbe anche darsi che possa insegnarci addirittura qualcosa. Anzi potrebbe anche indicarci una strada possibile per immaginare il nostro futuro. Certo, a patto che abbiamo il coraggio della consapevolezza espressa da Steve Grand! Lo storico…
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Elogio della “ φιλο-σοφια “
La philo-sophia è notoriamente inutile. Come molte delle cose più cariche di senso della vita umana, del resto! Nel nostro mondo in cui tutto sembra giocarsi solo sull’immediato, sul prezzo e sul risultato; in questo nostro mondo in cui pare che anche ai bambini, ormai, si insegni, con le parole o con le azioni, prima di tutto a chiedersi: “a che serve”? e “quanto vale”?, la philo-sophia non si propone obiettivi immediati né può offrire indicazioni pratiche spendibili a breve scadenza. Il tipo di “ragione” a cui essa aspira ed educa, la Ragione autentica e piena, è “invisibile per definizione, per grazia, e può diffondersi come luce, a patto che…
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Dallo scopone “scientifico” al “racconto della scienza”
Che le indagini internazionali sull’istruzione rivelino un grave deficit di conoscenza scientifica negli alunni delle nostre scuole è sicuramente paradossale! Dal momento che viviamo in un paese tra i più industrializzati, per giunta in un’era tecnologica avanzata, a 500 anni da quella rivoluzione scientifica che ha dato un nuovo volto al mondo moderno e ha cambiato le nostre menti! Paradossale anche perché è abbastanza evidente che non c’è ambito o questione, oggi, in cui l’argomento decisivo non sia quello scientifico. “Scientifico”, “scienza” sono termini e concetti a cui fa appello chiunque, dall’ intellettuale al politico, dall’imprenditore all’artista, dal teologo al docente e all’educatore, dal venditore alla casalinga, dagli anziani ai…
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Auto in corsa senza conducenti!
Molti si chiedono oggi perché (…soprattutto nel nostro Paese?) in una società dalla cultura tanto avanzata (siamo tra le prime otto potenze del mondo!) l’etica è così leggera. Qui il termine “leggera” non è usato nel senso in cui lo intendeva Calvino e, in fondo, nonostante le testimonianze contrarie della storia cristiana, anche Gesù (“il mio giogo è soave e il mio peso leggero”). No!, leggero qui ha il significato più banale e greve; sta piuttosto ad indicare – non l’etica come creatività, invenzione dell’immaginazione, “eccesso” (Ricoeur) nei confronti delle rigidità dell’evoluzione biologica, ma un’assenza di personalità, di consapevolezza e di competenza etica che alligna anche in moralizzatori pubblici, fustigatori…
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ATTENTI AL LUPO!
Ricordate la storia di “cappuccetto rosso”? vi ricordate del “lupo” della fiaba? Bene, allora prescindete dalle varie letture, simboliche, psicanalitiche o anche religiose, che di quella fiaba sono state fatte. Concentratevi sul lupo. Ma, anche qui, lasciamo da parte i poveri lupi “reali” che, secondo le moderne teorie etologiche, sono meno “lupi” di quanto si sia sempre pensato (in questo senso la storia del lupo di san Francesco d’Assisi ha, in un certo senso, “anticipato” le moderne conoscenze riguardo a questo animale. Ciò sia detto a salvaguardia dell’onorabilità di quella creatura così tristemente e ingiustamente famosa!). Concentriamoci sul lupo di cui parla la fiaba di “cappuccetto rosso”, il lupo dell’archetipico…