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Tempo di "secessione"
Ci sono stati momenti, nella storia umana, in cui l’unico atto “rivoluzionario”, possibile, è stato l’esercizio della “secessione“. Ma attenzione! Qui non ci si riferisce ai grotteschi progetti con cui alcuni gruppi politici, qua e là per il mondo, tentano di sottrarsi alle dinamiche e alle sofferenze del mondo globalizzato, sognando nuovi Stati, grandi magari quanto il palmo di una mano. E neppure a quella forma di “secessione individuale” di certe “anime candide”, alle quali basta che la propria terra appaia “sfiorita”, o malata, per snobbarla e dichiarare il proprio plateale congedo da essa, invece di inventare modi per migliorarla. No, qui il termine “secessione” conquista dignità, e tutt’altro senso:…
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Ladri di speranza
Anche mentre leggete queste parole, si sta formando nuovo spazio, dal momento che l’universo continua a espandersi, anche adesso. La “speranza” è parte di questo universo dinamico; è proprio “nuovo spazio” che si crea, nuove configurazioni, sempre nuovi inizidell’esistenza e della vita umana. Parliamo della “speranza“, non delle mutevoli e caduche “speranze” quotidiane. Parliamo della speranza come orizzonte di possibilità di una esistenza nuova e finalmente conciliata con se stessa. Parliamo di convivenza umana degna di questo nome. Parliamo di quella “speranza” che, secondo Ernst Bloch, costituisce una sorta di “filo” rosso, e caldo, nella storia; quello che sostiene e motiva, nel profondo, spesso in modo inconsapevole, tutti gli sforzi e…
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Lo strano caso della “RETE”
Forse tutto accade perché siamo ancora ai primi passi, su questo “nuovo pianeta”, che abbiamo, da poco, scoperto, e di fronte al quale siamo ancora disorientati. Forse non siamo ancora attrezzatiadeguatamente, per percorrere i primi, impervi, sentieri del nuovo e sconosciuto mondo della RETE. O, addirittura, stiamo replicando la presunzione e l’arroganzadi quel manipolo di rozzi conquistatori, che, cinquecento anni fa, “spianarono” le terre americane, il “nuovo mondo” di allora, misconoscendo e distruggendo novità, diversità, culture, popoli e persone! Tanto, ormai, siamo tutti convinti che non ci crei nessun problema ignorare la storia, pure se ciò ci condanna a ripeterla in modo banale! Mentre, in realtà, solo la consapevolezza della…
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Il posto vuoto
“Ci sono tempi nei quali pensare che esista qualcos’altro o che la realtà possa anche essere diversada quella che al momento ci si offre come unica può essere il solo conforto possibile” (W. Schmid). Quello che stiamo vivendo adesso è proprio uno di quei momenti? Certo, oggi un qualche bisogno di conforto sembra evidente, per molte ragioni. Ma, forse, avremmo bisogno di introdurre quella modalità di pensiero in ogni fase della nostra vita. E non pretendere di occupare tutte le caselle, in ogni possibile rappresentazione del mondo e della realtà. Allenarsi a lasciare, invece, sempre, un “posto vuoto”, una porta aperta, si potrebbe dire, senza la quale siamo destinati a…
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Figli dell'assenza
Le coincidenze della vita, talvolta, sono veramente strane! In un periodo in cui sono indotto a sperimentare, per più di un motivo, e in una forma nuova e insolitamente intensa, il sentimento dell’assenza, due incontri mi hanno consentito di elaborare in parte quel sentimento e hanno prodotto in me riflessioni che, immagino, potrebbero interessare anche i pazienti lettori di questo blog. Due incontri senza apparente legame tra di loro. Da un lato ho scoperto in un’amica persa di vista da tempo ma non dimenticata, un’amante e un’ attraversatrice di ogni tipo di deserto; dall’altro mi sono imbattuto in una storia chassidica riferita anche da Elie Wiesel (Le porte della foresta,…