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Cose serie che fanno ridere
Riconosciamolo, in certe situazioni si può solo ridere! Molto spesso i comportamenti e le parole non hanno ragioni decifrabili. Sembra che qualcos’altro, magari “l’impensato“, come lo chiama Katherine N. Hayles {L’ impensato. Teoria della cognizione naturale, Effequ) governi il pensabile. Non con tutti si può dialogare, alla faccia delle “anime belle” che sentenziano si debba dialogare anche con il diavolo. In realtà queste confondono il “negoziato” o la “trattativa” sempre possibili, con il “dialogo”, che è tutt’altra cosa e si fonda su ben altri presupposti. Non tutto si può insegnare. Non tutti riusciamo ad imparare, neppure dall’esperienza. Perciò ci sono casi, situazioni, persone, di fronte alle quali non ci resta…
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Vivere nell'interregno
Dissacrare tutto non ha molto senso, oggi. È da assolutisti disperati. Privi dell’ironia necessaria per attraversare i tempi e le stagioni della vita. È l’atteggiamento di chi pensa che non ci sia più nulla degno di fiducia. E vorrebbe quasi che tutto andasse in frantumi o saltasse per aria, insieme a lui. Dissacrare tutto sembra però una forma di sport o una moda attuale, molto in voga, che si manifesta spesso con parole intimamente distruttive e violente. Parole che inquinano gli animi e la vita stessa, più di quanto può accadere in una qualsiasi “terra dei fuochi”. Parole che incrinano le fragili ma insostituibili basi simboliche del vivere comune. Si…
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Penso, dunque rido!
Una coppia di coniugi molto anziani, oltre i novant’anni, consulta un avvocato divorzista. Il legale chiede: ”Perché adesso? Avete più di novant’anni, siete sposati da oltre settant’anni, perché divorziare adesso?”. I due spiegano: “Volevamo aspettare che i ragazzi non ci fossero più!”. Se avete ridacchiato, – commenta il matematico John Allen Paulos -, probabilmente non avete un cervello di silicio (forse un cuore di pietra, ma non un cervello di silicio, come un robot!). Riconoscere le sfumature emotive richiede una somma di abilità che ovviamente non sono ancora (se mai lo saranno!) tra le proprietà delle macchine intelligenti, riconosce Martin Minsky. In realtà,quelle abilità non sembrano tanto diffuse neppure tra…