• IL 25 APRILE 1945. LA NECESSITÀ DI RICORDARE

    Questo è un tempo strano per il nostro paese! Capi di governo e ceti governativi, forse tra i peggiori della nostra storia italiana, che, privi di quel senso dello Stato, che dovrebbe essere la loro caratteristica peculiare, aggrediscono le istituzioni alla base della convivenza democratica, col rischio di tagliare il ramo si cui si sono così comodamente “appollaiati”. Sedicenti guide politiche (??) e capipopolo, che irridono alle origini della nostra Repubblica e ai suoi valori fondanti. Intellettuali e gruppi dirigenti che tradiscono la loro vocazione, e si mostrano interessati unicamente al proprio “particulare” o a quello del proprio clan. Cittadini che sembrano mossi solo da un pragmatismo cinico e miope.…

  • Quando si parla di Dio non è quasi mai veramente di Dio che si parla! Quale cristianesimo? (3)

    Questa non l’avevamo ancora sentita! E dire che alle amenità e baggianate, sfornate quotidianamente, da politici e governanti italiani, c’eravamo talmente abituati da non ridere più, fino a pensare che, in questa nostra “povera Italia”, ormai, non abbiamo più bisogno di comici. I veri comici sono loro, come ha detto una volta Benigni! Sarà forse per questo che i comici di professione, nel nostro Paese, non hanno vita facile e sono le prime vittime di questo potere politico! Tuttavia sentir dire da Bossi, secondo quanto riferiscono i giornali e le agenzie, che il partito della Lega Nord è “il vero difensore delle radici cristiane”, è come assistere al “funerale” del…

  • "Andate a dire a quella volpe…" Quale cristianesimo? (2)

    Certo, non deve essere agevole, non solo per i non credenti o i diversamente credenti, ma anche per i credenti cristiani, ovviamente per ragioni diverse, assistere in queste settimane a confronti e schermaglie, poco chiare, tra le gerarchie della Chiesa e capi di partiti o loro portavoce, più o meno rozzi. Ma, al di là di tutti i discorsi che si potrebbero fare, e che vengono fatti, a tale proposito, la vera domanda da porre dovrebbe essere: MA COSA CI FANNO papi, cardinali, vescovi o prelati con capi di governo, principi e principesse, autorità politiche o militari, cosa ci fanno, con amministratori e politici vari, anche alle inaugurazioni di accademie,…

  • La crisi e i polli. A che servono i giornali? Ipotesi e realtà

    Se avessimo, in Italia, più libertà e pluralismo di informazione;se i giornali non fossero quasi tutti proprietà di società (attenti sempre, alla proprietà dei giornali che leggete poveri polli!), che hanno i loro prevalenti interessi da difendere, in settori diversi dall’informazione;se avessimo editori cosiddetti “puri” (cioè imprenditori il cui interesse è l’informazione, per i quali l’obiettivo di “vendere” la “merce” informazione, qualunque informazione, è lo scopo della loro impresa) e quindi anche interessati a moltiplicare i “pubblici” invece di controllarli o ridurli);se avessimo dei “professionisti” dell’informazione, interessati prima di tutto, e soprattutto, a informare, più che a solleticare ( teng’ famiglia) lo scadente narcisismo delle inadeguati classi politiche che ci…

  • G8 e simili

    Dovrebbero servire a imparare a guardare i problemi (anche quelli di casa nostra) in un’ottica globale. Ma è così’ ? I nostri “politici” e i nostri giornalisti sono in grado di educarci a questo sguardo nuovo oggi così essenziale per capire i nostri problemi? Non lo credo! Per cominciare a guardare globalmente può essere utile http://www.zmag.org./znet