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Da ‘dove’ parli?
Immaginate quali effetti potrebbe avere abituarsi ad estendere questa domanda, al di là dei convenevoli della comunicazione telefonica quotidiana. Immaginate che significherebbe renderla propedeutica a ogni forma di comprensione di ciò che viene pensato, detto, ascoltato o letto, soprattutto quando si tratta di questioni di interesse generale o pubblico. In tal caso, si capisce, il “da dove” non dovrebbe essere inteso in senso topologico ma logico ed ermeneutico. In realtà, si tratterebbe di allenarsi a mettere a fuoco, nella conoscenza e nella comunicazione, primariamente, non ciò che viene detto, scritto o argomentato, ma le pre-condizioni – culturali, psicologiche, sociali, economiche … – a partire dalle quali qualcuno parla, pensa o…
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Il "grado zero" dell'etica
No, non vi aspettate la solita lamentosa litania sui misfatti di pubblici corruttori, truffatori o ladri, che sembra, ormai, non solo il prevalente oggetto di consumo “culturale”, ma l’unica forma espressiva negli incontri umani, dai dibattiti (?) televisivi ai discorsi di circostanza: anche quelli pronunciati, spesso con sussiego, nei saloni dei barbieri, davanti ai bar, nei supermercati, alle feste, nei treni o ai pranzi familiari. E, ahimè, come diventano poveri e miseri quei nostri quotidiani incontri umani, che pure dovrebbero dare sapore alle nostre giornate: e invece, ormai, sai già di cosa ti parlerà la prima persona che incontrerai, la mattina! No, non abbiamo davvero bisogno di altra gente che…
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Il lato comico dell'amore
No, non mi riferisco agli spassosi “cinguettii” degli innamorati, né ai “nonsense” del linguaggio degli amanti, e neppure a quell’atteggiamento, un po’ da ebete, che assumono le nuove “prede” del dio Eros. No! Alludo piuttosto a un fenomeno comunemente osservabile, soprattutto, ma non solo, nelle prime fasi di molte relazioni amorose. Infatti non vi sembra paradossale che alla ricerca, talora ansiosa, dell’oggetto d’amore, al desiderio di “quella” persona, sentita come perfettamente complementare a sé, si accompagni, una volta che “quella” è entrata nella nostra vita, un ossessivo impegno per renderla…diversa da quella che è? In altre parole, mentre è evidente che non ci saremmo “incontrati” proprio con quella tale persona, se non…
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Non ci servono "salvatori", ma una "politica" vera!
Aveva, proprio, ragione Nietzsche! Gli uomini, dopo aver ucciso Dio, non hanno il coraggio di trarre tutte le conseguenze da questo loro atto: infatti non riescono a vivere senza Dei, non sanno accettare il limite e le ferite di ogni ambito dell’esistenza, e cercano ancora “salvatori”. Così si rendono ridicoli – scriveva Nietzsche – perché trasferiscono agli uomini ciò che prima attribuivano a Dio. Si sente dire spesso che oggi non si crede più a nulla ma, in realtà, è vero il contrario, perché oggi la gente sembra credere veramente a tutto! Anche la nostra “politica” italiana è una cartina di tornasole di questo fenomeno paradossale. (Ma, tutta la storia…
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Figli dell'assenza
Le coincidenze della vita, talvolta, sono veramente strane! In un periodo in cui sono indotto a sperimentare, per più di un motivo, e in una forma nuova e insolitamente intensa, il sentimento dell’assenza, due incontri mi hanno consentito di elaborare in parte quel sentimento e hanno prodotto in me riflessioni che, immagino, potrebbero interessare anche i pazienti lettori di questo blog. Due incontri senza apparente legame tra di loro. Da un lato ho scoperto in un’amica persa di vista da tempo ma non dimenticata, un’amante e un’ attraversatrice di ogni tipo di deserto; dall’altro mi sono imbattuto in una storia chassidica riferita anche da Elie Wiesel (Le porte della foresta,…