• I paradigmi della stupidità (con brano antologico!)

    Spesso di fronte a scelte e gestioni del potere politico (e non solo politico) non condivisibili o addirittura inaccettabili – nei confronti dei quali ci si sente impotenti e, forse, privi di immaginazione politica e di iniziativa per il cambiamento – si tende a spostare il problema imprecando contro quegli elettori che, con il loro consenso, sostengono quelle maggioranze, o contro l’imbecillità di un generico “popolo”! Dal quale, quelli che rifiutano lo stato delle cose, si chiamano, ovviamente, sempre fuori! Salvo poi a sfruttare le opportunità che quello “stato delle cose” offre! Come quando, da un lato, si contesta, duramente e giustamente, l’arroganza nell’esercizio del potere e l’illegalità, che, troppo…

  • Pedagogia della paura. A quale santo votarsi?

    Primato quasi totale della cronaca nera nelle informazioni tv e non solo, il mondo non occidentale descritto solo come luogo di tragedie o di violenza, gran parte di telefilm, tv movies, film o sceneggiati centrati su violenza, criminalità, polizie, carabinieri; palinsesti densi di triller, horror, o situazioni ospedaliere del tipo “lo stiamo perdendo”; a quanto sembra anche le influenze, il caldo o il freddo, di questi tempi, non sono più influenze, caldo e freddo, ma sempre, rispettivamente, “micidiali”, “torrido” o “glaciale” come mai prima (così fanno vendere anche più giornali o più pubblicità!). E’ naturale che la reazione immediata, di noi povera gente comune sia la fuga nel privato, l’ansia…

  • La crisi e i polli. A che servono i giornali? Ipotesi e realtà

    Se avessimo, in Italia, più libertà e pluralismo di informazione;se i giornali non fossero quasi tutti proprietà di società (attenti sempre, alla proprietà dei giornali che leggete poveri polli!), che hanno i loro prevalenti interessi da difendere, in settori diversi dall’informazione;se avessimo editori cosiddetti “puri” (cioè imprenditori il cui interesse è l’informazione, per i quali l’obiettivo di “vendere” la “merce” informazione, qualunque informazione, è lo scopo della loro impresa) e quindi anche interessati a moltiplicare i “pubblici” invece di controllarli o ridurli);se avessimo dei “professionisti” dell’informazione, interessati prima di tutto, e soprattutto, a informare, più che a solleticare ( teng’ famiglia) lo scadente narcisismo delle inadeguati classi politiche che ci…