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Come il baule di Newton
Alcuni miti arcaici delle origini hanno un tratto molto peculiare. Infatti fanno risiedere l’ingresso della morte nell’esistenza dell’uomo, in un “errore” originario, una “caduta”, un “peccato originale”, per così dire. Ma ciò che è più interessante e sorprendente è che quell’errore originario è visto in quei racconti mitici come tragico e comico al tempo stesso! Infatti, essi sostengono, all’uomo era stato concesso dal dio supremo una possibilità di scegliere la vita, ma egli se la giocò stupidamente, e ottenne per suo destino la morte”(Geo Widengren, Fenomenologia della religione). Dovrebbe bastare questo per spingerci ad uscire dalla presunzione “moderna” di poter fare a meno di ciò che è antico o “primitivo”;…
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Stiamo vivendo un momento "storico"?
Non sappiamo se stiamo vivendo un momento “storico”, in questo tempo di pandemia. Non sappiamo cioè se stiamo vivendo uno di quei momenti che lasciano tracce, trasformazioni e conseguenze durature, nella vita delle società. Oppure se questo nostro momento è destinato a rimanere solo nell’ambito delle “cronache”. Sappiamo che alcuni “traumi” della storia passata, alcune violenti “scosse”, hanno spesso accelerato processi che altrimenti si sarebbero sviluppati “in background” e sarebbero rimasti quasi invisibili, come la gran parte dei processi storici, espressione di quella “longue durée”, di cui hanno cominciato a parlare i ricercatori del gruppo delle Annales. Ma come decifrare i processi “storici”? Il problema deriva dal fatto che, nel…
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“Perdersi m’è dolce….”
Una volta una cara e ammirevole amica (a cui è dedicato questo post avendolo in parte ispirato) mi ha detto che nella sua vita aveva sempre preferito i percorsi impervi e non tracciati alle larghe autostrade. Al momento non avevo dato un significato particolare a quanto diceva, se non considerandolo un modo per dire che la sua vita aveva richiesto un cammino più tortuoso, imprevisto e difficile, pur se alla fine la fatica era stata ben ripagata! Poi ho letto uno strano e interessante manuale “per perdere l’orientamento” e “imparare a vagabondare senza meta” e allora ho colto meglio e apprezzato la lezione che mi veniva da quella affermazione e…