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Quel tempo che noi siamo
Sì, noi siamo “tempo”! Certo, se possedessimo l’allenato sguardo contemplativo dei mistici o dei poeti, se riuscissimo a guardare “nelle pieghe” del quotidiano, anche le “banali” consuetudini di fine e inizio d’anno potrebbero rivelare la loro primordiale saggezza sul nostro esistere. Purtroppo non abbiamo l’abilità dei mistici e dei poeti. Perché non siamo capaci di rinunciare, neppure per un attimo, a noi stessi, al nostro ego e al nostro approccio strumentale e superficiale alla realtà. Il tempo che noi “siamo”, non riusciamo a percepirlo. E quindi non ci riesce neppure di decifrare i “codici” del nostro vivere. Non riusciamo a vederci come “tempo”. Abituati come siamo a reificare tutto, immaginiamo…
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Sei un OGM?
Ecco un altro esercizio, per cui l’estate può essere un tempo propizio. Prova a verificare se c’è qualcosa di “inutile” nella tua vita. Qualcosa, anche un piccolo oggetto, o qualcuno, che non “ti serve” a niente. Qualcosa o qualcuno, da cui non ti aspetti niente. Nessun vantaggio, nessuna utilità attuale o possibile, nessun “favore” o protezione, nessuna “soddisfazione” di un tuo bisogno eventuale. Prova a verificare se c’è, ancora, qualcosa, in quello che fai o che hai, che non sia “finalizzato”a qualcos’altro. Prova a verificare se ci sono, nella tua vita, spazi, momenti o cose o persone che non siano state assorbite e annullate nel primato del “pensiero unico”, nella…