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Democrazia è compassione
Senza la capacità di sentire “il lato soft delle cose, quel lato che ama il piacere, che è spaventato dalla morte e nutre un forte scetticismo contro ogni forma di ‘maschile’ aggressività” (Martha Nussbaum), in altre parole, senza la capacità di riconoscere che abbiamo tutti un corpo e una natura vulnerabili, la nostra democrazia non ha futuro! Qualcuno potrebbe considerare inadeguato questo accostamento tra i problemi della democrazia politica, che tutti oggi tentiamo di risolvere riconducendoli su un piano di astratta analisi razionalistica, e un approccio ascrivibile al campo dei sentimenti e delle emozioni. Eppure forse è il caso di cominciare ad affrontare la crisi della democraziaconsiderandola anche da questo…
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Fai qualcosa!
Avete mai pensato, care lettrici e cari lettori, a come potrebbe essere diverso il nostro mondo, se, anche quando le condizioni di vita appaiono detestabili, ognuno di noi, invece di lamentarsi continuamente, applicasse la stessa costanza e metodicità con cui estrinseca i suoi lamenti, per trovare il modo di “fare qualcosa”, qualcosa gravida di futuro, qualcosa non solo per sé ma per tutti? Fare qualcosa che possa rendere il proprio Paese, la propria città, il proprio quartiere, la propria strada, il proprio luogo di lavoro, la propria casa, ecc…,più belli e più vivibili per tutti. Fai qualcosa! Invece di piagnucolare, “genera”, tu, qualcosa! Partecipa all’esistenza da protagonista, responsabile davanti alle…
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DIALOGO
In tempi di crisi profonda sono poche le alternative che si hanno a disposizione, nei rapporti sociali. Direi che si riducono a due sostanzialmente. O si vive sulla base di una visione della vita come rapinaoppure si parte da una visione dell’esistere come dialogo. Vivere la vita come rapina significa prendersi tutto quello che si riesce ad afferrare. Sottraendolo agli altri. Fregandosene degli altri. Evitando di far attenzione ai “volti”. E soprattutto senza portare il conto delle vittime! In momenti di crisi, questa è una tentazione ricorrente, a ogni livello sociale (infatti, ci sono grandi ladri “professionisti” o criminali, ma anche “ladri di polli” e “balordi”!). Si è sempre detto,…
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Quale autorità?
Dicono che oggi è in atto una profonda crisi di autorità, delle autorità, di ogni tipo di autoritànon solo e neppure primariamente di quelle politiche. Dicono che le autorità non paiono all’altezza delle sfide dei tempi. Dicono che la corruzione e il primato degli interessi di casta o di clan rende le autorità non uno strumento di soluzione dei problemi ma piuttosto un peso e un problema, che aggrava gli altri problemi. Dicono che l’uso distorto dei poteri, di ogni forma di potere, modifica non solo la natura e il senso dell’autorità ma corrompe l’intero tessuto sociale. Dicono che spesso l’autorità diventa solo un ostacolo da abbattere, come è pure accaduto…
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Gli altri nomi della "crisi"
E se fosse un’opportunità? Non dico: se la crisi fosse “anche” un’opportunità, perché questa interpretazione sembra quasi ovvia, per molti. No, dico invece: se la crisi fosse semplicemente e “nient’altro” che una opportunità? Certo, qui dovrebbero venirci in aiuto i cultori della classicità. Loro dovrebbero accompagnarci alle radici della nostra storia umana. Loro potrebbero guidarci verso le origini del nostro linguaggio e del nostro “sentire”; verso i primi vagiti delle parole che oggi usiamo in modo meccanico e inconsapevole. Potrebbero accompagnarci, per esempio, verso l’inizio del percorso linguistico e concettuale che ha generato la nostra parola “crisi”. Potrebbero aiutarci a immaginare cosa avevano in mente gli uomini che hanno cominciato…