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CON KANT NEL…“PAESE DEI BALOCCHI”
Sarà vero? Sociologi ed esperti della comunicazione dicono che l’obiettivo della pubblicità e delle tecniche di marketing è trasformare i consumatori in bambini! Questo renderebbe infatti più facile proporre e vendere prodotti…e sogni connessi! Sarà vero? Perché, se così fosse, si spiegherebbero meglio anche tanti altri fenomeni difficilmente comprensibili. Per esempio, quello che accade, in campo sociale e politico, in tema di consenso, elettorale ma non solo. Come spiegare, infatti, prolungati consensi e strane forme di “amore mimetico” verso capi, siano essi politici o altri personaggi pubblici in genere, che la storia, immancabilmente, si incarica, poi, di dimostrare rovinosi per il futuro di quelle comunità? Certo, appare semplicistica e, forse,…
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ATTENTI AL LUPO!
Ricordate la storia di “cappuccetto rosso”? vi ricordate del “lupo” della fiaba? Bene, allora prescindete dalle varie letture, simboliche, psicanalitiche o anche religiose, che di quella fiaba sono state fatte. Concentratevi sul lupo. Ma, anche qui, lasciamo da parte i poveri lupi “reali” che, secondo le moderne teorie etologiche, sono meno “lupi” di quanto si sia sempre pensato (in questo senso la storia del lupo di san Francesco d’Assisi ha, in un certo senso, “anticipato” le moderne conoscenze riguardo a questo animale. Ciò sia detto a salvaguardia dell’onorabilità di quella creatura così tristemente e ingiustamente famosa!). Concentriamoci sul lupo di cui parla la fiaba di “cappuccetto rosso”, il lupo dell’archetipico…
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I NUOVI NOMI DELL’ "AMARE". LA CURA
È il caso di iniziare su questo blog un’indagine alla ricerca dei nuovi nomi dell’”amare”? Sì, penso sia proprio il caso, non solo perché questo termine, e il relativo significato, è tra i più abusati della storia ma anche tra quelli più dissacrati e umiliati! Ebbene, percorrendo i sentieri delle nostre vite, delle nostre città, delle nostre storie e della nostra storia, è sempre più evidente questo stritolamento che anche “amare” subisce nel sistema dello “scambio” generalizzato, in cui tutto ha senso se “serve”, se ha un “valore” fruibile e di scambio! E allora ci tocca vedere ai margini delle nostre strade, e negli INCROCI che continuamente attraversiamo nella nostra…
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Nonostante tutto… il meglio deve ancora venire!
Mi ha colpito molto una frase, sconsolata e accusatrice, del grande regista Mino Monicelli secondo cui la speranza è un trucco e una frode nelle mani dei potenti – anche se quella frase io l’ho letta come un invito, perentorio, a non attendere una vita e un mondo diversi da nessuno, ma a interpretare piuttosto la naturale inclinazione a sperare dell’essere umano come la possibilità di gettarsi – adesso – oltre “la siepe”, di fare qualcosa, adesso, per non trasformare la speranza in retorica e ipocrita esortazione o in comodo alibi per il disimpegno. Mentre indugiavo in questi pensieri mi sono imbattuto nella seguente risposta che Nicholas Humphrey, professore presso…
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Le parole e le cose. L’inquinamento del linguaggio e l’oblio delle vittime.
Non c’è dubbio che spesso le parole siano infettate o siano derubate della loro capacità di dire le cose. Non c’è dubbio che, come ha notato una volta R. Baumgart (citato da H. Weinrich, La lingua bugiarda, il Mulino 2007) le parole, anche quelle più “sacre”, come verità’, giustizia, libertà, onore, amore, democrazia, terra, popolo, patria, sangue, ma pensiamo anche a religione, Dio, Chiesa, politica, Stato, ecc., siano state rese, spesso, nella storia, “sbilenche”, tali da tendere, paradossalmente, verso il contrario di quello che avrebbero voluto significare, “verso la bugia”. Questo, soprattutto attraverso l’uso cinico del linguaggio, da parte di poteri e potenti, di ogni genere, che si sono, prima,…