• Oltre l'antropocentrismo

    Se c’è una lezione da imparare oggi, è che viviamo all’interno di un cambiamento di paradigmi.  Abbiamo molti segnali di questo processo, del resto avviatosi già da qualche tempo, ma che la pandemia, proprio perché “pandemia”, sta rendendo più profondo, visibile e accelerato. Anche se non siamo ancora in grado di misurare l’impatto di questo processo sui macro-ambiti più diversi della nostra esistenza.  Non sappiamo, per esempio, quale impatto annunciano  sintomi come i terremoti e le ristrutturazioni in corso nel campo dell’economia, o i mutamenti e riorganizzazioni degli equilibri e dei rapporti di forza sul piano geopolitico. Non conosciamo quale impatto avrà ciò che sta accadendo nel campo della scienza,…

  • Le mutazioni della partecipazione

    In questi nostri tempi indecifrabili, la partecipazione politica sta subendo strane mutazioni “genetiche”. Ma la più singolare di queste mutazioni mi pare quella che tende a ridurre la partecipazione a una semplice “ricerca del colpevole”. Certo, sembra una strada facile e in discesa per declinare senza molto sforzo e impegno una forma “popolare”di partecipazione. Infatti sono sempre più numerose e più agguerrite e fameliche le squadre di cacciatori di colpevoli. Basta scorrere le pagine dei social, o le pagine dei giornali o i talk televisivi, o anche le chiacchiere quotidiane, per rendersene conto. Della classica idea della partecipazione politica democratica, che nella sua definizione più ampia, si riferiva a “ogni azione…

  • L'Europa è i suoi Caffè

    “L’Europa è i suoi Caffè”, è il primo di cinque assiomi che, secondo George Steiner, definiscono la sostanza dell’Europa, e che egli espone nell’appassionato libretto Una certa idea di Europa.  Probabilmente noi, oggi, dopo l’esperienza di “confinamento”, a causa della pandemia, quando la questione dell’apertura o meno dei caffè o dei bar ha assunto un ruolo insolitamente decisivo, siamo meglio in grado di cogliere tutto il senso culturale ed esistenziale di quella sorprendente e suggestiva affermazione. In effetti, ci sono momenti e periodi della nostra vita, nei quali sentiamo e comprendiamo vagamente che il senso del nostro vivere è associato, in gran parte a posti, a luoghi, e anche a oggetti,…

  • Stiamo vivendo un momento "storico"?

    Non sappiamo se stiamo vivendo un momento “storico”, in questo tempo di pandemia.  Non sappiamo cioè se stiamo vivendo uno di quei momenti che lasciano tracce, trasformazioni  e conseguenze durature, nella vita delle società. Oppure se questo nostro momento è destinato a rimanere solo  nell’ambito delle “cronache”. Sappiamo che alcuni “traumi” della storia passata, alcune violenti “scosse”, hanno spesso accelerato processi che altrimenti si sarebbero sviluppati “in background” e sarebbero rimasti quasi invisibili, come la gran parte dei processi storici, espressione di quella “longue durée”, di cui hanno cominciato a parlare i ricercatori del gruppo delle Annales. Ma come decifrare i processi “storici”? Il problema deriva dal fatto che, nel…

  • Incontri traumatici e condizione umana

    Se diamo una rapida scorsa alla storia umana, ci accorgiamo che è stato sempre molto arduo dare senso alle esperienze traumatiche che si sono susseguite nella vita degli individui e delle società.  È stato sempre arduo, radicalmente arduo. E non solo quando non si disponeva di sufficienti strumenti di analisi e diagnosi. Rimane difficile anche oggi, per noi, con tutta la nostra scienza e tecnologia.  È arduo perché, nonostante i nostri incredibili progressi, “la vita rimane il regno del non lineare, la vita è il regno dell’autonomia del tempo”, come diceva Ilya Prigogine, premio Nobel per la termodinamica. E, a suo parere, infatti, proprio la lezione della termodinamica è che “non possiamo…