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  • L'uomo abita la Casa dello Specchio

    È un grosso handicap della Modernità occidentale, il fatto che le parole siano diventate solo oggetti tecnici, in ossequio pedissequo alla oggettività e alla positività scientifica.  In conseguenza di quest’approccio, le parole, tutte le parole, scrive Pierre Legendre, non diventano altro che un media portatore di informazioni, sono solo degli “oggetti” utili, e non considerate invece “come facenti corpo con il corpo” dell’uomo. Del resto, il corpo stesso, “l’animalità dell’uomo, non viene considerato, salvo che dalle arti, come avente anche statuto di discorso”. Tutto questo ha anche a che fare con il problema dell’identità e il processo di identificazione.  In effetti, qualcosa non va nel modo in cui in Occidente…

  • Il tempo dell'interruzione

    E se la pandemia fosse anche una lente di ingrandimento sulla nostra vita? In questo caso essa ci consentirebbe di vedere nelle tante “sospensioni” a cui siamo stati costretti, altrettanti appelli a trasformare quelle “sospensioni” in vere e proprie “interruzioni“.  In realtà, a volte, accadono cose che scompaginano i nostri orizzonti di aspettative, in vari modi, nel bene e nel male. In quei momenti, tuttavia, ci viene richiesto non tanto di “riprendere” la normale routine, quanto piuttosto di lasciare che “la prosa” ordinaria del mondo presente, venga “interrotta“, deostruita, ripensata, per poi ripartire. L’interruzione infatti è quella condizione per cui siamo chiamati a inventare, per così dire, una nuova grammatica, nuove metafore per…

  • Un sistema immunitario integrato

      Co-immunità è il termine chiave per dare senso a tutte le storie politiche e sociali di successo di popoli, gruppi e individui, sosteneva Peter Sloterdijk, uno dei più influenti e originali pensatori contemporanei, di fronte al Senato della Repubblica francese, alcuni anni fa. Su qualche snodo di quell’intervento (Imperativo assoluto e imperativo categorico, ora in Dopo Dio, Raffaello Cortina) vorrei riflettere a partire dalla condizione in cui ci troviamo oggi. L’intento dell’autore era rispondere alla domanda: come affrontare il drammatico acuirsi dei pericoli che incombono sull’attuale processo del mondo? Ad alcune argomentazioni, lì svolte, noi, oggi, forse siamo in grado di dare un significato più intenso, se non altro…

  • La difficoltà di essere umani

    Durante la nostra vita, ci sono momenti – occasioni – in cui ci sentiamo chiamati a scelte nuove e urgenti, relative al nostro poter-essere e al nostro poter-divenire. Si tratta di occasioni e decisivi appuntamenti con la vita, che troppo spesso diventano, per gli individui e per le comunità,  fardello delle “occasioni mancate“. Purtroppo, sappiamo, scrive Jean-Luc Nancy, che, anche se possiamo in parte cambiare ciò che chiamiamo futuro, non ci è mai concesso di cambiare il passato, così come del resto, non siamo in grado di modificare il nostro reale “avvenire“. Una dura lezione che, ogni tanto, il tempo e la storia ci impongono, e che, anche in questi…

  • La resistibile soglia del male

    È una importante rivelazione quella contenuta in una pagina del romanzo Il Maestro e Margherita, straordinaria e intricante “sinfonia” letteraria di Michail Bulgakov. La pagina è quella in cui, nel dialogo tra Woland (Satana) e Margherita, veniamo a sapere che Satana (Woland), il quale “vuole costantemente il male ma opera anche il bene“, e riesce addirittura a venire in aiuto delle persone, a punire i malvagi e gli arroganti, a riconosce la verità, e realizzare grandi azioni straordinarie, ha solo una soglia che non può mai attraversare: quella della pietà, della misericordia, della compassione. Da quella, si guarda bene, perché, egli teme, “talvolta essa s’insinua del tutto inattesa e insidiosa,…