Senza categoria
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Avvenire, grillismo e politica
L’ intervista che il “quotidiano dei vescovi”, Avvenire, ha fatto, la settimana scorsa, al proprietario del Movimento cinque stelle, e il dibattito che ne è seguito, hanno provocato perplessità di varia natura, sia nel mondo cattolico che nel mondo politico in generale. D’altra parte quell’intervista, e anche le successive “precisazioni” del Direttore del quotidiano, sembrano aver prodotto nei lettori una senso di ambiguità. Perciò è opportuno tornarci su, anche in questo blog, per porre, a freddo per così dire, alcune questioni. L’ambiguità è provocata da alcune domande preventive, che sorgono e che restano senza risposta, e cioè: “chi è realmente l’intervistatore?”, dal momento che si tratta del quotidiano di proprietà…
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La storia, signori, la storia!
È davanti agli occhi di tutti la condizione, quasi di “blocco”, in cui ci troviamo, oggi, relativamente a molte questioni cruciali. Nello stesso tempo, una cosa sembra emergere con chiarezza: di fronte alle grandi questioni del nostro tempo, politiche, economiche, ambientali, sociali, culturali, ecc., nessuno sa veramente cosa fare o proporre. Non lo sanno, né quelli che hanno responsabilità di governo, né quelli che a quei governi si oppongono proponendosi come alternative. Siamo, per così dire, senza orizzonti, senza alternative proponibili e praticabili. sarebbe il caso di riconoscerlo! Siamo come intrappolati in un groviglio, in un meccanismo, che non riusciamo a controllare. Nessuno è in grado di dire se esiste…
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Il problema dell'altro, di fronte all'estremo
Il titolo di questo post richiama una condizione cruciale della nostra esistenza contemporanea. Il problema dell’altro, – che si impone oggi principalmente a partire dall’ottica dei confini, delle soglie/muri, dei confronti/scontri tra noi e gli altri, tra popoli e culture, – ripropone una impasse che si è presentata diverse volte nella storia dell’umanità. Impasse che ha spinto nel passato gli umani verso l’abisso, esattamente verso l’estremo rischio per la convivenza. Situazione di impasse che, bisogna pur dire, ha più volte costretto gli umani a inventareo riscoprire valori essenziali per la loro salvezza. Il titolo di questo post, però, evoca anche due libri di Tzvetan Todorov, filosofo, semiologo e storico delle…
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Il tradimento delle élites
Sono sempre più convinto, cari lettori, che, nonostante il clamore che si fa da sempre su scandali, disonestà e corruzione, il vero “scandalo” (dal greco “skàndalon“: inciampo, stessa radice di “skolon“: ostacolo, impedimento) è il tradimentoo l’abdicazione al loro ruolo da parte delle élites. È questo tipo di tradimento che impedisce il cammino e il progresso civile umano. Infatti, se guardiamo alla storia, non necessariamente le élites che vengono meno al loro ruolo sono quelle coinvolte in fenomeni di corruzione o di disonestà; né, necessariamente, le élites “positive” sono quelle apparentemente integre. Il vero impedimento al progredire dell’umanità anche sul piano culturale e spirituale, e non solo su quello politico-sociale, tecnico…
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Bilanci
Certe volte, come esortava Kavafis, bisogna privilegiare “il viaggio”, e accontentarsi di esso, godendone, sopportandone anche i timori, le inclinazioni e le interruzioni, pur senza rinunciare ad “avere in mente Itaca”. Certe volte bisogna decidersi per nuove “piccole” possibilità di diventare umani adesso, senza attardarsi a pretendere tutto insieme. Certe volte bisogna accettare di “fare” la verità un pezzo per volta, o, se si è saggi, di farsi “condurre” da essa, giorno per giorno, piuttosto che pretendere di “contenerla”, tutta e limpida, nella propria bisaccia. Certe volte bisogna rinunciare a usare la maiuscola, perché le più belle parole come libertà, democrazia, comunità, scienza, verità, popolo, fede, ragione, diritto, ideali, etica,…