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  • Le guerre e la pace spiegate ai ragazzi

    Alla domanda “cos’è il bene“, Socrate avrebbe risposto che il bene è solo la continua ricerca del Bene. In sostanza, secondo il Padre dei filosofi, il vero bene non è nella nostra dispomibilità. Possiamo solo tentare di avvicinarci ad esso. Cercando le strade possibili per arrivarci. E sapendo che non lo raggiungeremo mai. Penso si possa applicare lo stesso schema al tena della Pace. E affermare che la Pace, su questa terra, è solo la ricerca costante della pace possibile e giusta. Anche se sappiamo che essa non è nella nostra completa disponibilità. Come è attestato dalla storia. Possiamo solo cercare e indicare le strade per avvicinarci alla Pace. Sappiamo…

  • Intelligenza Artificiale e Spirito oggettivo

    Noi esseri umani, moderni e postmoderni, non viviamo solo nella “casa dell’Essere” (come Heidegger chiamava il linguaggio), ma sempre più nella “dimora della tecnosfera”(P.Sloterdijk). È quindi naturale che l’esistenza nel mondo tecnico, di per sé, sia caratterizzata da una sempre maggiore artificializzazione. Non c’è niente di scandaloso quindi nella ricerca attuale  (in realtà vecchia ormai di più di mezzo secolo: Turing 1956) tesa ad “emulare” l’intelligenza umana dal punto di vista del pensiero, della percezione e dell’apprendimento. Niente di scandaloso o di sospetto anche nel progetto di creare sistemi (o “assemblaggi cognitivi” come li chiama N. Katherine Hayles, L’impensato. Teoria della cognizione naturale), capaci di apprendere e prendere decisioni, e…

  • Dove vai quando rientri in te?

    Sì. Dove crediamo di andare quando diciamo di rientrare in noi stessi? Se analizziamo il nostro linguaggio e le nostre categorie, ci accorgeremo che un paradossale e infondato dualismo determina ancora oggi la nostra conoscenza e l’esperienza di noi stessi e del mondo. Si tratta della cristallizzazione di un dualismo tra “interiore” e “esteriore“ talmente preminente, e dato per scontato, per cui “l’esterno“, o l’esteriorità, avrebbe sempre il bisogno di essere sanato, salvato o redento. Perché ciò che appartiene all’esteriorità sarebbe sempre ingiusto, negativo o del tutto effimero. Un tipo di dualismo nato per ergersi contro un mondo ingiusto, alla fine si è rivolto contro qualsivoglia esteriorità. Di quel dualismo siamo tuttora impregnati, nota Harold Bloom. In effetti, abbiamo a che fare con un rigido schema che, scrive…

  • Astinenza epistemica?

    È ancora possibile combattere per la verità? Sembra di no, se si fa attenzione a tanti personaggi, che nelle, vesti di dotti, esperti, moralisti o religiosi, impazzano sui social, sulle tv o sulla carta stampata. Talora, sembra di assistere alle scorrerie di quelle bande di predicatori fanatici e urlanti che impestavano le piazze europee tra cinque e seicento o nei periodi più violenti della caccia alle streghe, e tuttavia raccoglievano intorno a sé folle altrettanto impazzite e vocianti. Sì, forse viviamo in una fase di “astinenza epistemica” (Claudine Tiercelin, La Post-verité ou le dégoût du vrai), in cui la questione della verità sembra diventare marginale o inutile. Si tratta di una pericolosa “astinenza epistemica“, se anche le Chiese con una lunga tradizione teologica preferiscono oggi esaltare “entusiasmo“, emozioni o “esperienze“, contro ragioni e…

  • La fiera della vanità e la lezione di Callimaco

    Il pericolo del vanitoso è che crede a tutto ciò che dice. Forse è per questo che Callimaco vedeva nella vanità il vizio capitale del mondo. In effetti, anche oggi, nell’era della “post-verità“, come nell’analoga epoca “post-filosofica”, quella di Callimaco, accade sempre più spesso che essere “sapienti“, “esperti”, “leader”, si identifichi con “prevalere” nella sfida pubblica. Basta seguire – a patto che si riesca a farlo senza subire danni! – dibattiti pubblici, talk show, confronti sui media, e spesso anche i convegni tra studiosi, per avere la netta impressione di assistere a una fiera della vanità, dove, anche quando le questioni sembrano le più serie, l’obiettivo fondamentale non è altro…