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Parliamo tutti sotto dettatura?
È vero, “il linguaggio non va preso troppo alla lettera” (W. Heisenberg). Ma che succede quando si ammala? Che succede quando la malattia del linguaggio diventa “mostruosa” e si diffonde con la velocità delle pandemie? Che succede quando il linguaggio “si è talmente autonomizzato da diventare una forza a sé, che ci trascina dove non vogliamo veramente andare”, invece di fungere da docile strumento delle nostre intenzioni, come scrive Rocco Ronchi sulla scia del giovane Nietzsche (Rocco Ronchi, La malattia mostruosa, in Uwe Pörksen, Parole di plastica, Textus))? In realtà, nota il linguista Uwe Pörksen nel suo libro ancora attuale e prezioso, una piccola serie di parole o termini in apparenza…