Fai qualcosa!
Avete mai pensato, care lettrici e cari lettori, a come potrebbe essere diverso il nostro mondo, se, anche quando le condizioni di vita appaiono detestabili, ognuno di noi, invece di lamentarsi continuamente, applicasse la stessa costanza e metodicità con cui estrinseca i suoi lamenti, per trovare il modo di “fare qualcosa”, qualcosa gravida di futuro, qualcosa non solo per sé ma per tutti? Fare qualcosa che possa rendere il proprio Paese, la propria città, il proprio quartiere, la propria strada, il proprio luogo di lavoro, la propria casa, ecc…,più belli e più vivibili per tutti.
Fai qualcosa! Invece di piagnucolare, “genera”, tu, qualcosa!
Partecipa all’esistenza da protagonista, responsabile davanti alle donne e agli uomini, non da spettatore, magari comodamente seduto in una poltrona di prima fila.
Non caricarci delle tue recriminazioni, dei tuoi lamenti, delle tue proteste verbali e dei tuoi giudizi “definitivi” sul mondo.
Comincia tu a fare qualcosa. Per esempio, dona con continuità un po’ del tuo tempo, fai volontariato, genera una comunità, inventa un lavoro, crea conoscenza, metti a servizio il tuo sapere, costruisci insieme ad altri la speranza, aiuta a crescere, allevia le ferite di chi sta peggio di te, adotta un bambino a distanza o assicuragli un piccolo sostegno stabile, prenditi cura degli altri anche senza ricevere niente in cambio, migliora e abbellisci il tuo ambiente, crea bellezza…fai qualcosa, per favore!
E se proprio non sai cosa fare, allora, per creare germi di futuro, piantaalmeno un albero, come suggeriva Angelo Casati, evocando il primo compito che, nelle scritture ebraiche, il Creatore affida al suo popolo entrato nella terra promessa.
Non lasciare questo mondo come lo hai trovato. Non andartene avvelenatodall’amarezza e dal rammarico di non aver ricevuto quello che ti “era dovuto“.
Ama questo mondo, è il tuo mondo, ama questa terra, è la tua terra, ama questo paese, è il tuo paese, ama questa città, è la tua città, ama questa comunità, è la tua comunità.
Smettila di rivendicare continuamente, come un bambino piagnucoloso, quello che, altri, “devono” fare per te, perché, anche nel peggiore dei casi, hai già ricevuto più di quanto hai dato!
Chiediti, invece, e inventa tu, cosa puoi fare per tutti!